per costruire il muro tra Messico e Stati Uniti,
l’artista Enrique Chiu sta realizzando un murale
sulle barriere esistenti.
L’ obiettivo? Coprire 1000 km di estensione, entrando così nel Guinness Book of World Records
Un progetto ambizioso quello di Enrique Chiu (Tijuana, Mexico). Il titolo è Mural of Brotherhood, e ha l’obiettivo di promuovere un sentimento di pace e unità in un mondo di divisioni e di muri invalicabili peraltro costosissimi.
Donald Trump, presidente degli Stati Uniti d’America, dopo aver fatto della costruzione di barriere tra USA e Messico, il punto focale nella campagna elettorale, ha chiesto al Congresso la mostruosa cifra di 18 milioni di dollari per completare l’opera. La barriera di separazione, nota in Messico come Muro della Vergogna, è nata nel 1990 sotto la amministrazione Bush. L’amministrazione Trump vorrebbe costruire 500 km di muro e rafforzare le strutture e le fortificazioni già esistenti su una porzione di circa 650 km.
L’artista però non è nuovo a questo tipo di attività: è da anni, infatti, impegnato a “dare un messaggio positivo” in luoghi non convenzionali, di confine. Nella sua carriera ha infatti realizzato più di 80 murales in 10 città diverse sparse tra la California, il Mexico, e il Guatemala. Imponente, quasi cinque chilometri di lunghezza, è il progetto realizzato lungo l’Arkansas River in Colorado, che è addirittura ad entrare nel Guinness Record. Sfortunatamente, però è stato distrutto nel 2015 a causa di un intervento di messa in sicurezza degli argini.
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