Se pensiamo aEdward Hopper(1882-18967) ci vengono in menteI Nottambuli(Nighthawks, 1942) oSole di Mattina(Morning Sun, 1952). Opere che l’hanno consacrato comemaestrodelrealismo americanoe del cosiddetto “American way”.
“Sole di Mattina”, E. Hopper, 1952
Ecco spiegato il suo debito stilistico nei confronti dell’Impressionismo, che ebbe modo di studiare dal vivo a Parigi, dove visse nel corso dei suoi vent’anni. Da qui deriva anche l’assoluta preferenza del pittore per scene di solitudine, alle volte addirittura del tutto sprovviste di soggetti. Assecondando questa visione, le opere di Hopper nascerebbero dal desiderio di bloccare un sentimento tra tela e colore. Serenità, malinconia, disperazione oppure semplice accettazione.
Soli, insieme
Sebbene appartenente al periodo giovanile, poco noto, Le bistro contiene già tutti gli elementi che sarebbero diventati canonici nella pittura di Hopper: natura, architettura, studio della luce, soggetti umani isolati dal resto del mondo.
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