A prima vista, l’ambiente rappresentato nel quadro colpisce molto per l’accostamento tra colori forti e discordanti tra loro quali il verde, il rosso e il giallo.
L’effetto è decisamente voluto: il pittore cerca di riprodurre un’atmosfera di disagio, mirata ad esprimere la violenza insita nelle passioni degli uomini che, proprio all’interno dei bar e dei caffè, diventano molto più forti e pericolose.
Le persone sono raffigurate tutte isolate: sulla destra due individui, assuefatti dal vino e ubriachi, siedono con le mani che sorreggono la testa.
Sulla sinistra, nell’angolo della scena, c’è una coppia di individui, l’unica rappresentazione che preclude al movimento, al dialogo e alla vitalità.
Al centro della scena c’è un biliardo. E’ raffigurato in maniera instabile, le gambe sembrano voler cedere. E’ un’ altra indicazione di una scena sospesa, che può irrimediabilmente finire in qualcosa di peggiore.
Accanto al biliardo c’è il padrone del bar. Lo si riconosce per il camice bianco, pronto a servire i clienti.
Vicino a lui, un bicchiere, una bottiglia e due sedie vuote.
In alto, al centro della scena, è stato dipinto un orologio, con indicata l’ora, tarda.
Tema ricorrente di Van Gogh, riproposto anche in questo dipinto, è la sedia.
Presente in primo piano, vuota, rimanda alle altre sedie, dipinte dall’autore, a partire da quella della stanza di camera sua.
Una curiosità: è pensiero comune che Van Gogh abbia vegliato per 3 notti di seguito nel locale, in modo da poter rappresentare la scena e cogliere ogni attimo da immortalare nella tela.
TITOLO: Il Caffè di notte
AUTORE: Vincent Van Gogh 1853-1890
DATA DI PRODUZIONE: 1888
CITAZIONI: “Faccio sempre ciò che non so fare per imparare come va fatto” – Vincent Van Gogh
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